Interventi

Brandizzo: la tragedia degli appalti

C’è un’importante svolta negli orientamenti giuridici dell’Unione Europea riguardante il problema degli appalti. Dando seguito a precedenti iniziative legislative di Francia e Germania, il Parlamento Europeo e il Consiglio hanno avviato già nel 2022 la procedura per una proposta di Direttiva (Corporate Sustainability Due Diligence Directive, Csdd), in cui si fa obbligo al committente di controllare che le operazioni fatte per proprio conto da fornitori e subfornitori non siano tali da violare i diritti umani e le misure minime di sicurezza. In sostanza l’idea di fondo è che il committente è corresponsabile delle infrazioni alla legge commesse dai suoi fornitori (in Italia esiste da tempo nella logistica una legge sulla “responsabilità in solido”).

Se questo è lo spirito del futuro orientamento dell’Unione, ci saremmo aspettati che le indagini relative al tremendo “incidente” di Brandizzo in cui sono rimasti spappolati i corpi di cinque operai, impegnati nella riparazione della linea ferroviaria, coinvolgessero sin da subito i vertici di Rfi. Invece sembra che i colpevoli vengano cercati tra le vittime, mentre l’Ad di Rete Ferroviaria Italiana dilaga sulle reti televisive come il moralizzatore che ha preso “severi provvedimenti” verso le sue ditte d’appalto che, a suo dire, non avrebbero rispettato le “rigide e rigorose procedure”.

Sarà, ma che nell’epoca dell’intelligenza artificiale non ci sia presso una delle reti ferroviarie più importanti d’Europa un dispositivo che segnala automaticamente con dovuto anticipo l’arrivo di un treno su un binario sul quale si stanno eseguendo dei lavori, ha dell’incredibile.

Un’azienda che ha quotidianamente migliaia di operazioni svolte da ditte d’appalto non ha nessuna misura per controllare in tempo reale se tali ditte rispettano esattamente le regole e per intervenire immediatamente in caso contrario? Non è già questa una violazione dello spirito che anima le nuove regole europee? Che cosa vuol dire, altrimenti, due diligence?

All’inizio il segretario della Cgil Landini aveva giustamente puntato il dito sul sistema degli appalti e sulla responsabilità del committente. Ma poi non ha insistito.

L’opinione pubblica deve esercitare un controllo sull’azione della magistratura. Se nel caso di questo spaventoso omicidio ciò non avviene e nulla cambia nel sistema degli appalti, ancora una volta questi lavoratori saranno morti invano.