Sommario
Si torna a parlare di piano e ruolo dello Stato, purtroppo non nei modi che avremmo voluto. Nell’Editoriale tracciamo alcuni scenari, mettiamo in risalto il dramma del lavoro in Italia e la mancanza di partecipazione alle scelte politiche che hanno dato vita al Pnrr. Nei prossimi cinque anni bisognerà farci i conti, alcuni di noi hanno letto le 2600 pagine inviate a Bruxelles, ora iniziamo con una serie di approfondimenti. Il Recovery è per le imprese, non per il lavoro analizza quali sono i progetti l’industria italiana e quale ruolo è assegnato al lavoro. Debito, finanza, spesa pubblica: il mondo dopo la pandemia spiega in che termini si prospetta l’intervento economico italiano ed europeo e si interroga sulla possibile riconfigurazione delle politiche neoliberiste. Se il capitalismo verde è l’ultima speranza mostra come sia declinata la tanto declamata transizione ecologica, uno degli assi portanti del Recovery plan. La digitalizzazione secondo il Recovery chiude la sezione questionando la strategia sottesa a Transizione 4.0, indicandone insufficienze e pericoli.
La parte centrale del n. 3 è dedicata al lavoro, iniziamo con Impatto del Covid-19 sul lavoro femminile in Italia. Alcune riflessioni che focalizzandosi sulla questione di genere prospetta la direzione verso cui rischia di andare la nostra società. Segue Partire dai salari per contrastare la povertà di chi lavora perché lavorare ed essere poveri è sempre più probabile, si impone quindi con urgenza la questione salariale. Continuiamo con una serie di approfondimenti dal mondo della logistica. La variante logistica. Cronache e appunti sui conflitti in corso ripercorre un anno di lotte e interroga le strategie sindacali, in particolare l’organizzazione del conflitto da parte del sindacalismo di base. Non c’è merce per la nuova diga analizza il colossale progetto di ampliamento del porto di Genova, l’ennesimo caso in cui le infrastrutture sembrano rispondere solo a logiche speculative. Tra conflitto e pratica dell’obiettivo: intervista alla Tech workers coalition ci riporta all’interno dei tentativi di organizzazione dei lavoratori. Infine, Gaming vs mining esamina le difficoltà di approvvigionamento dei semiconduttori, ormai fondamentali per il futuro di un’economia in tensione tra globalizzazione capitalista e interessi nazionali.
Mettiamo poi il naso nelle vicende dell’America Latina, Salute e ricerca scientifica a Cuba. Intervista a Rosella Franconi racconta come Cuba abbia fatto fronte al Covid-19 e in quale modo la ricerca scientifica cubana sia riuscita a raggiungere altissimi livelli di sviluppo. Segue l’approfondimento Cuba tra tensioni e sfide nuove: considerazioni per riflettere, mentre Brasile: virus sanitario e virus politico analizza il rapporto tra gestione della pandemia e situazione politica brasiliana.
L’ultima parte è dedicata al confronto. Primo Maggio, una storia irripetibile. Intervista a Sergio Bologna e Bruno Cartosio è un modo per recuperare un pezzo di memoria e riflettere sulle pratiche e i fini della cultura militante. Chiudiamo dando spazio a due recensioni. La prima Due libri, un solo autore ci permette di parlare delle falle del capitalismo. La seconda, Insurgent Universality. An alternative Legacy of Modernity. Un libro di Massimiliano Tomba offre un’occasione per ragionare sull’organizzazione del conflitto sociale.