Sommario
Questo primo opuscolo di Officina Primo Maggio nasce dall’urgenza di comprendere e confrontarci con le rivolte che, innescate dall’omicidio di George Floyd, stanno sconvolgendo le città americane.
Il primo contributo arriva da una grande scrittrice, Rachel Kushner, che in Finalmente dovranno ascoltare esplora la frattura temporale prodotta dalla sollevazione e ci racconta com’è viverci dentro.
Con Bruno Cartosio rimaniamo nelle Strade della sollevazione e impariamo a conoscerle a partire dal contesto ribollente che le ha riempite. Le lotte sindacali degli ultimi anni sono state un retroterra importante, ma non va dimenticata la repressione, anche da parte della polizia, che proprio in questi giorni sembra vicina a una riforma epocale. Approfondisce il tema Mattia Diletti, che costruisce una genealogia tra Conflitto e subconscio bianco. Alessandro Portelli spiega quanto quel Ginocchio sul collo ci racconti la società americana contemporanea; mentre Fernando Fasce riallaccia i nodi dell’ultimo Secolo di rivolte, illustrando come e perché è cambiata l’idea stessa di race riot. La ricognizione sui linciaggi e i rapporti tra afroamericani e polizia di Ferruccio Gambino, Una polveriera ancora umida,chiude la sezione dei Saggi.
Abbiamo poi intervistato Rick Perlstein, storico e giornalista specializzato nella storia del Partito repubblicano, che sta vivendo la sollevazione a Chicago. In Black Lives Matter: culmine di una resistenza decennale ricostruisce la natura composita e imprevedibile del movimento collocandolo nel contesto politico statunitense.
Nella Postfazione,Sergio Bologna spiega perché queste rivolte riguardano noi e la storia di Primo Maggio e perché comprenderne a fondo le ragioni è un compito che non può essere rimandato.
Per il quadro di apertura ringraziamo Nancy Goldring.